[vc_row][vc_column][vc_column_text]Pubblichiamo, su gentile concessione del suo autore Marco Dalessandro, un post che riporta considerazioni sulle caratteristiche atletiche degli atleti OCR, dal momento che le troviamo molto interessanti.
Marco è un dottore laureato in scienze motorie, con una passione sfrenata per il corpo umano come macchina sportiva. Ha ottenuto, dopo la laurea in scienze motorie appunto, una laurea magistrale in scienze dell’educazione motoria e delle attività fisiche adattate, un diploma di osteopata, un diploma di massoterapista, ed è abilitato all’esercizio del trattamento shiatzu.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_custom_heading text=”Obiettivo dell’articolo: demolire una convinzione comune.” font_container=”tag:h2|font_size:40|text_align:left” use_theme_fonts=”yes” css=”.vc_custom_1638482669504{margin-top: 0px !important;}”][vc_column_text]
Ossia, il pensare di essere competitivo nelle gare OCR (che adottano il regolamento del solo tentativo sulle sospensioni), correndo una o due volte a settimana e facendo CrossFit o “funzionale” nelle altre sessioni. La trovo una una scelta poco sensata, e vi spiego anche il perchè.
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Le OCR sono gare di corse ad ostacoli in cui vi è una componente mista aerobica ed anaerobica. Chiaramente più le gare sono short e ninja style, più necessitano di preparazione tecnica specifica sull’ostacolo, e troveremo predominanza di forza, grip, con brevi tratti di corsa tendenzialmente lattacidi.
Più le gare diventano nell’ordine dei 10-15 km (chiamiamole “standard”), e più la componente è prepotentemente aerobica.
Il regolamento FISO (adottato da FIOCR) impone un tentativo unico sugli ostacoli in sospensione (che sono quelli maggiormente complessi), ovvero quelli in cui ci si gioca un piazzamento in classifica perlomeno decente per le proprie caratteristiche individuali di atleta.
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Se date un’occhiata alle classifiche, ai fisici e alle condizioni di vita degli atleti élite vi accorgerete che hanno delle cose in comune:
1. sono leggeri.
2. hanno una percentuale di massa grassa quasi inesistente.
3. hanno un’elevata abilità motoria trasversale.
4. sono dei runner di caratura elevata.
5. si allenano molto in montagna o su tracciati fortemente sconnessi simil trail.
6. nel periodo off-season si dedicano ad attività aerobiche alternative come sci di fondo, salita con pelli e alpinismo, ciclismo, trekking, mantenendo la corsa con medio-basso volume e bassa intensità (principalmente zona 1 e zona 2).
7. hanno un passato motorio da ex atleti in discipline di endurance.
8. sono propensi a resistere per molto tempo alla fatica fisica e mentale.
9. si alleno dalle 5 alle 10 volte a settimana (non cominciate a dirmi “eh ma quello non fa niente tutto il giorno”). Ci sono atleti che puntano la sveglia alle 5 del mattino estate e inverno per allenarsi una o due volte al giorno. Si chiamano scelte di vita, priorità, modo di agire più che di pensare!
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In foto: il pluricampione europeo e del mondo OCR Jonathan Albon.
Notate la tecnica sull’ostacolo. Le braccia ed il movimento di coppia in kipping alternato sulle anche; le sue leve, il suo peso corporeo e la ridotta massa muscolare che si porta dietro.
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L’unico fattore che viene condiviso tra Cross Training ed OCR, è che si tratta di Strength and Conditioning training. In altri termini (leggermente più specifici) si chiama work capacity ovvero capacità di lavoro, che ancora più nello specifico avrà caratteristiche sport/gesto dipendenti come il metabolismo, la tecnica e gli schemi motori.
Ciò che accomuna le due discipline è il fattore di avere una base aerobica con brevi intervalli anaerobici caratterizzati da prove/esercizi di forza o potenza.
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Cosa cambia tra CrossFit e OCR?
– nel CrossFit si impiegano in maniera massiccia bilancieri, manubri, kettlebells; tale impiego non avviene nelle OCR. Chi fa CrossFit solitamente odia la corsa, odia i Chipper Workout e più generalmente la resistenza aerobica. Al crossfitter medio piace sollevare carichi, fare clean and jerk, snatch, press e via dicendo.
– nelle OCR “Standard Course” si passa circa il 90% del tempo a correre, il restante 10% a fare ostacoli, di cui circa il 60% in sospensione o comunque a forte componente di grip. La tecnica di un OCR racer nei lavori di forza (se sono presenti in una programmazione) come squat, deadlift, press è solitamente inguardabile, i carichi ridicoli pensando di fare forza anche se spesso il carico è sottostimato rispetto all’ipotetico reale massimale.
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Dopo questa disamina, sei ancora convinto che per fare una gara OCR bisogna fare Cross Training e correre poco o nulla? Se non ti piace correre, probabilmente non è lo sport che fa per te!
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